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Com’è fatto un carrello elevatore: struttura, funzionalità caratteristiche

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Com’è fatto un muletto

Tutto quello che devi sapere sulla struttura, le componenti essenziali e la meccanica del carrello elevatore

Il carrello elevatore, noto anche come muletto, è uno strumento indispensabile in molte realtà lavorative. Con una struttura controbilanciata e forche di sollevamento robuste, questo veicolo è progettato per sollevare e trasportare carichi pesanti in magazzini, cantieri e stabilimenti.

Nonostante la sua capacità di movimentare pesi considerevoli, il muletto vanta dimensioni compatte che gli consentono manovre agili anche negli spazi più ristretti.

Ma come è possibile che un dispositivo così piccolo possa avere una potenza così impressionante? Per scoprirlo bisogna conoscere ogni componente di questo carrello.

La struttura di un carrello elevatore: le componenti principali

Un carrello elevatore è molto più di un semplice mezzo di trasporto: è una macchina complessa e sofisticata, progettata per movimentare merci in modi che vanno oltre il semplice sollevamento. La sua struttura è composta da numerose parti, ciascuna essenziale per le sue capacità operative e la sicurezza.

Esaminiamo insieme i componenti principali.

1. Motore del carrello elevatore

Il motore è il cuore pulsante di un muletto. Posizionato strategicamente nella parte posteriore, serve a controbilanciare il peso del carico sollevato. Quando il muletto è elettrico, il compito del contrappeso spetta alle batterie, solitamente agli ioni di litio o al piombo acido, anch'esse situate nella zona posteriore.


Infatti, il motore può essere principalmente di tre tipi:

  • elettrico: prende l'energia dalla batteria, agli ioni di litio o al piombo acido, e la converte in potenza meccanica. È un motore silenzioso, ecologico e adatto soprattutto per utilizzi interni al magazzino.
  • termico: ovvero un motore a combustione interna alimentato da diesel, GPL o metano. Più rumoroso del motore elettrico, adatto per carichi pesanti e utilizzo esterno grazie alla sua potente capacità.
  • alimentato da celle a combustibile a idrogeno: questo tipo di motore rappresenta una soluzione intermedia tra i motori elettrici e termici, sfruttando l'elevata densità energetica dell’idrogeno (circa tre volte superiore a quella della benzina) contenuto in “pile a combustibile” dette anche “fuel cell”, riducendo l’impronta di CO₂ dato che le celle a combustibile funzionano a emissioni zero.

2. Serbatoio del carrello elevatore

Il serbatoio in un carrello elevatore ha il compito di fornire l'energia necessaria per il funzionamento.

In quelli termici a diesel, o a gas, contiene il carburante. Al contrario, nei modelli elettrici, è la batteria che assume il ruolo di serbatoio, immagazzinando l'energia elettrica.


Le batterie moderne sono una vera rivoluzione in questo settore. Sono progettate per durare più a lungo e, grazie agli avanzamenti tecnologici, si ricaricano in tempi rapidi.

La tecnologia Li-ION dei carrelli elevatori elettrici Linde non solo garantisce una disponibilità e flessibilità impareggiabili del mezzo, ma in combinazione con i caricabatterie dedicati, offre un'efficienza superiore del 30% rispetto alle classiche batterie al piombo-acido.


Questa innovazione ha permesso la creazione di modelli di carrelli elevatori elettrici eccezionali come la serie X ed E di Linde:

  • Serie X Linde: questi muletti elettrici competono a livello di performance con i carrelli termici, dimostrando quanto la tecnologia elettrica sia progredita.
  • E100-180 Linde: con la capacità di movimentare fino a 18 tonnellate, questi carrelli non solo rappresentano un'innovazione in termini di potenza, ma contribuiscono anche a una significativa riduzione delle emissioni, abbattendo del 70% la CO2 rilasciata nell'atmosfera.

3. Telaio del carrello elevatore

Il telaio rappresenta la struttura portante del carrello elevatore e assicura la stabilità e la forza del muletto: è importante che sia robusto e durevole perché ha il compito di sostenere carichi pesanti, garantendo al contempo la necessaria flessibilità per manovre agili, anche in spazi ristretti.

La costruzione del telaio varia significativamente a seconda del tipo di carrello elevatore, influenzando così direttamente la capacità di carico e la distribuzione del peso del veicolo. Materiali come l'acciaio ad alta resistenza sono comunemente utilizzati per la loro capacità di sopportare sollecitazioni ripetute senza deformarsi, essenziali in ambienti di lavoro intensi.

4. Montante del carrello elevatore

Il montante, invece, è una componente distintiva, ma fondamentale. Si tratta di una struttura a colonna verticale, sulla quale sono posizionate almeno due colonne azionate da martinetti idraulici che permettono alle forche di alzarsi, abbassarsi e spostarsi avanti e indietro. È grazie al montante che il muletto può sollevare merci a varie altezze e posizionarle con precisione.

Questo componente può variare in altezza e capacità, con alcuni modelli dotati di sistemi di stabilizzazione avanzati che riducono il rischio di ribaltamento quando le forche sono sollevate a grandi altezze. Le principali varianti includono:

  • Simplex e Simplex GV (Grande Visibilità): questi montanti presentano una sola slitta e sono ideali per operazioni a bassa altezza. Il modello GV migliora la visibilità durante il sollevamento, essenziale in ambienti congestionati.
  • Duplex e Duplex GAL (Grande Alzata Libera): con due slitte, offrono una soluzione intermedia, adatta a magazzini con scaffalature di media altezza. La versione GAL permette di sollevare il carico più in alto prima che il montante sia completamente esteso, utile per spazi con soffitti alti.
  • Triplex e Triplex GAL (Grande Alzata Libera): i montanti Triplex sono dotati di tre slitte e sono particolarmente vantaggiosi per lavorare in magazzini ad alta densità, dove è richiesto un sollevamento verticale estremo senza compromettere la stabilità.
  • Quadruplex: offrendo quattro slitte, sono la scelta prediletta per le operazioni che richiedono un'eccezionale altezza di sollevamento. Sono ideali per settori specifici come la logistica di prodotti voluminosi e leggeri.
  • Telescopico: estendendosi e retraendosi in modo simile a un telescopio massimizza l'utilizzo dello spazio verticale, pur mantenendo un basso profilo quando non è in uso. Questo tipo di montante è perfetto per operazioni in spazi alti e limitati.

Struttura carrello elevatore - Montante

5. Forche del carrello elevatore

Le forche del muletto sono essenzialmente le sue "braccia", progettate per sollevare e trasportare i pallet. Formate da due solidi bracci metallici posizionati frontalmente e paralleli al terreno, le forche possono variare in lunghezza e tipo: FEM, DIN, a perno, SVGV, Terminal West, imbullonate, ma ci sono anche le forche telescopiche, che sono progettate per attività di carico e scarico in doppia profondità. Grazie al montante, le forche sono in grado di muoversi in altezza, garantendo una varietà di operazioni di sollevamento.

Come ogni componente fondamentale, le forche richiedono ispezioni regolari. Sono particolarmente soggette a usura e danneggiamenti, quindi una verifica periodica è essenziale per garantirne la sicurezza durante l’utilizzo. Forche danneggiate compromettono l'efficienza del muletto e possono rappresentare un rischio per lo stabilimento.

Struttura carrello elevatore - Forche

6. Carrello idraulico scorrevole

Il carrello idraulico scorrevole è un sistema che opera grazie a pompe e cilindri idraulici che agiscono sul carrello, facendo muovere su e giù le forche lungo il montante. È proprio questa azione idraulica che rende possibile il sollevamento, la rotazione e la regolazione in altezza delle forche.

Il pilota del muletto ha il completo controllo di questo sistema: dalla cabina di pilotaggio, può attivare specifici comandi per determinare l'altezza e l'angolazione delle forche e garantire una precisione millimetrica delle operazioni di picking e stoccaggio.

7. Cabina del carrello elevatore

La cabina è solitamente realizzata con un telaio resistente per proteggere l'operatore da eventuali pericoli, come la caduta di carichi o in caso di ribaltamenti del muletto stesso. È progettata per garantire la massima visibilità sul carico e sull'ambiente circostante e, per aumentare la sicurezza, sul tetto sono montati lampeggianti arancioni e segnalatori acustici, utili per avvertire le persone nelle vicinanze, specialmente durante manovre come la retromarcia.

8. Pannello di controllo del carrello elevatore

All'interno della cabina l'operatore trova tutto il necessario per manovrare il carrello elevatore: leve, volante, freno, pulsanti e schermi sono disposti in modo intuitivo. Il volante all’interno di molti carrelli è uguale a quello delle auto, tuttavia è possibile anche trovare volanti a manopola (o joystick) come il Linde Steer Control: un controllo innovativo a mini wheel che garantisce minore sforzo di guida e maggiore precisione nelle manovre. Molte cabine moderne sono dotate di tutti i comfort, come sedili ergonomici e pannelli di controllo digitali per monitorare le operazioni del muletto in tempo reale.

9. Ruote del carrello elevatore

Il movimento del muletto è reso possibile da un sistema di trazione che si avvale di ruote, il cui numero varia a seconda del modello (di solito 3 o 4), realizzabili in diversi materiali.

Una peculiarità che distingue la guida del muletto rispetto ad altri veicoli è l'orientamento dello sterzo. Invece delle tradizionali ruote anteriori sterzanti, nel muletto sono le ruote posteriori a determinare la direzione, conferendo una manovrabilità fluida, particolarmente utile in spazi ristretti.

10. Freni

I freni del muletto svolgono due funzioni cruciali: arrestano il veicolo e mantengono stabili i carichi durante le operazioni. Una frenata inaspettata o non uniforme potrebbe, infatti, causare lo spostamento o la caduta del carico, con possibili danni a persone o merci.

Su tutti i carrelli elevatori Linde è presente un freno di stazionamento automatico di serie che garantisce ulteriore sicurezza mantenendo il veicolo fermo anche in pendenza senza intervento manuale del conducente.

In aggiunta, è possibile integrare dispositivi di sicurezza di supporto al freno, come il sensore anticollisione per carrelli elevatori retrattili Linde Rack Protection Sensor, che frena il carrello in automatico in fase di avvicinamento alle scaffalature, per evitare danni a merci e veicoli.

11. Sistemi di sicurezza

Pur essendo estremamente precisi nella movimentazione dei carichi, i muletti possono rappresentare un pericolo se non gestiti correttamente.

Per ridurre i rischi, i muletti sono dotati di vari sistemi di sicurezza: oltre ai freni ci sono le cinture di sicurezza che garantiscono che l'operatore rimanga al suo posto in caso di incidente o brusche frenate. Le luci e gli allarmi, inclusi quelli acustici, avvisano chi si trova nelle vicinanze dell'operatività del veicolo, mentre gli specchietti retrovisori offrono una visuale chiara degli spazi circostanti, aiutando il conducente a manovrare con maggiore consapevolezza, ma ci sono anche:

  • Sistemi di frenata avanzata: oltre ai freni tradizionali, alcuni modelli possono essere dotati di freni ABS, di sistemi di frenata automatica in caso di ostacoli e di sistemi.
  • Tettino di protezione: installato su alcuni muletti, protegge l'operatore da possibili cadute di carichi dall'alto.
  • Sensori e telecamere: alcuni muletti più moderni sono equipaggiati con sensori di prossimità o telecamere per aiutare nella manovra e nel posizionamento del carico. Linde MH mette a disposizione Linde Safety Guard, che segnala pericoli nelle vicinanze, mentre Linde Motion Detection impedisce la retromarcia in presenza di ostacoli.
  • Limitatori di velocità: per prevenire eccessive velocità riduce il rischio di incidenti e ribaltamenti, come i dispositivi di sicurezza Linde SpeedAssist e CurveAssist che regolano automaticamente la velocità, anche in curva, garantendo sicurezza.
  • Sistemi di stabilizzazione: questi sistemi rilevano quando il muletto potrebbe ribaltarsi e automaticamente redistribuiscono il peso o limitano determinate funzioni per prevenire il ribaltamento. Linde Active Stability Control uniforma urti e vibrazioni, ottimizzando le prestazioni.

Dispositivi di sicurezza carrello elevatore - luci led

Come funziona il carrello elevatore

Anche se il muletto si contraddistingue per la presenza delle forche, è solo grazie all'interazione dei diversi componenti se può funzionare.

Per muoversi utilizza il principio della leva di primo grado che prevede la presenza di un fulcro tra il braccio della “potenza” e quello della “resistenza”.

Le forche, supportate dal montante, sono la resistenza e sollevano e spostano merci a diverse altezze.

La potenza viene dal motore, dalla trasmissione e dalla pompa idraulica, tutti inseriti in un robusto telaio.


Simile a un'auto, ha pedali e freni per regolare la velocità e un volante per essere direzionato. E mentre è in funzione, entrano in gioco i sistemi di sicurezza, assicurando che tutto proceda nel massimo rispetto della sicurezza per il magazzino, l’operatore (che per operare il muletto deve ottenere un patentino) e le altre persone all’interno dello stabilimento.

Differenza tra muletto e carrello transpallet

Muletto e carrello elevatore sono spesso usati come sinonimi, ma con muletto si identificano solo i carrelli elevatori più tradizionali, ovvero controbilanciati (costituiti, appunto, da un corpo centrale e due forche di sollevamento).

Tuttavia, la vera differenza è tra il muletto e il transpallet.

In generale, un transpallet è sempre un tipo di carrello elevatore che trasporta i carichi orizzontalmente e ha un design più semplice, composto principalmente da forche e una plancia di comando o un timone. È ideale per ambienti come supermercati, retrobottega, corrieri e centri commerciali, dove non è necessaria una potenza elevata, ma sono richiesti solo brevi spostamenti e sollevamenti meno intensivi.

Fin dal passato, i transpallet erano spesso manuali e servivano prevalentemente per spostare carichi a livello del suolo. Mentre i muletti, essendo motorizzati, potevano anche sollevare i carichi a notevoli altezze.

Con i progressi tecnologici, i transpallet si sono evoluti: ora esistono modelli elettrici, con uomo a bordo, capaci di sollevare carichi anche a certe altezze.

Linde MH si impegna costantemente nell'evoluzione dei suoi transpallet, sia elettrici che manuali, con l'obiettivo di garantire operazioni di trasporto semplici, veloci e sicure. Questi strumenti sono progettati con un sistema di sterzo agile e accurato, rendendo le manovre in spazi ristretti particolarmente intuitive.

La gamma di transpallet elettrici di Linde si distingue per l'uso di motori ad alte prestazioni, accoppiati a freni reattivi. La presenza di diversi sistemi di frenatura, che operano in sinergia, assicura che ogni movimento non sia solo efficiente ma anche intriso di sicurezza.

La consulenza Linde MH per scegliere il carrello elevatore più adatto

Il muletto è una combinazione di ingegneria e design, ottimizzato per efficienza e sicurezza. Con la crescente adozione di nuove e avanzate tecnologie, i muletti continuano e continueranno ad evolversi, ma le loro componenti chiave rimarranno fondamentali per la loro funzione.

Linde MH offre un servizio di consulenza per la scelta del modello di muletto più adatto a soddisfare le diverse esigenze e richieste logistiche.

I nostri esperti, dopo un’analisi iniziale, individuano le soluzioni più adatte non solo in termini di carrello elevatore più adatto al tipo di merci da trasportare, ma di sistemi di intralogistica migliori per rendere più efficienti i processi e le movimentazioni all’interno del magazzino o dell’ambiente produttivo.

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