Qual è la portata di un carrello elevatore: formule e aspetti tecnici
BlogPer sapere cos’è la portata di un carrello elevatore e perchè è importante rispettarla durante le movimentazioni
La capacità di carico di un carrello elevatore indica il peso massimo che può sollevare e trasportare. Questo parametro è fondamentale per garantire sia la sicurezza che l'efficienza operativa in contesti logistici e industriali. Pertanto, prima di acquistare un carrello elevatore per il proprio magazzino, è essenziale conoscere con precisione la sua portata massima, in modo da valutare se è conforme alle proprie esigenze.
Come si calcola la portata di un carrello elevatore
Calcolare la portata di un carrello elevatore è fondamentale per assicurarne un funzionamento sicuro ed efficiente all’interno del magazzino. Di solito questa portata è indicata direttamente dal produttore ed è espressa in tonnellate o chilogrammi. Tuttavia, sebbene la capacità di carico sia stabilita in condizioni standard, variazioni come pavimenti non uniformi o pallet caricati in modo irregolare possono influenzare la portata effettiva del muletto e sarà quindi necessaria una valutazione per il caso specifico.
Per calcolare la portata di un carrello elevatore, quindi, bisogna fare una distinzione tra:
- la portata nominale (o capacità di carico nominale),
- la portata residua (o capacità di carico effettiva).
Sebbene collegate, queste due capacità hanno implicazioni diverse e sono determinate da vari fattori.
Portata nominale di un carrello elevatore
La portata nominale di un carrello elevatore rappresenta il limite massimo del peso che il mezzo può trasportare quando il carico ha dimensioni standard e viene sollevato ad altezze standardizzate. Tipicamente, questa portata è espressa in chilogrammi ed è chiaramente indicata dall'azienda costruttrice sul libretto d'uso del carrello elevatore.
La portata nominale è strettamente legata al peso del muletto stesso, ma non rappresenta una capacità assoluta in tutte le situazioni. Per esempio, anche se un carrello elevatore presenta una portata nominale di 1500 Kg, non significa che possa sollevare con sicurezza tale peso in ogni circostanza o ad ogni possibile altezza di sollevamento. Pertanto, pur utilizzando la portata nominale come riferimento base, è essenziale tener conto delle specifiche condizioni operative quando si utilizza il carrello.
Portata residua di un carrello elevatore
Quando si parla di portata residua, ci si riferisce alla capacità di carico effettiva di un carrello elevatore in condizioni operative reali. Contrariamente alla portata nominale, che rappresenta il limite teorico di peso che un muletto può trasportare, la portata residua tiene conto delle forze dinamiche che influenzano il carrello durante il suo funzionamento. Di conseguenza, esprime un valore che è sempre inferiore rispetto a quello della portata nominale.
La determinazione della portata residua di un carrello elevatore considera diversi aspetti cruciali:
- Altezza di sollevamento: l'efficacia del muletto può variare in base all'altezza alla quale viene sollevato il carico, influenzando così la sua stabilità.
- Posizionamento della merce: una distribuzione non uniforme del carico può compromettere la portata effettiva del carrello elevatore.
- Baricentro: il punto dove il peso del carico è concentrato e la sua relazione spaziale con il carrello giocano un ruolo fondamentale nella determinazione della capacità di carico.
- Elementi supplementari: l'aggiunta di attrezzature supplementari, come forche speciali, traslatori o posizionatori, può alterare la portata residua del carrello.
Per guidare gli operatori nella gestione corretta del carico, molti carrelli elevatori con montante sono dotati di una targhetta specifica. Questa riporta un diagramma della portata o del baricentro, fornendo indicazioni preziose sull'effetto leva durante le operazioni di sollevamento e sulla stima della capacità di carico residua.
Formula per il calcolo della portata di un carrello elevatore
La capacità di portata di un muletto, o di un transpallet, è intrinsecamente legata al baricentro del carico.
Variabili come la lunghezza, l'altezza e la larghezza del carico sono determinanti nel definire questo baricentro. Infatti, all'aumentare dell'altezza di sollevamento, la portata effettiva del carrello elevatore potrebbe subire riduzioni. Questo è dovuto alle modifiche nella posizione del baricentro del carico: alzando quest’ultimo, la sua posizione rispetto al centro di gravità del muletto si altera, influenzando direttamente la stabilità dell'attrezzo.
Dal punto di vista ingegneristico, il rapporto tra carico, baricentro e stabilità del muletto si manifesta attraverso i concetti di "coppia di carico" e “contromomento”, entrambi legati alla legge della leva. Questi rappresentano la modalità con cui la forza e la posizione del carico interagiscono con la struttura del muletto, influenzando la sua capacità massima di sollevamento.
La formula per calcolare la coppia di carico è:
M=Q×(c+x) dove:
- M rappresenta la coppia di carico.
- Q indica il carico.
- c denota la distanza orizzontale tra il baricentro del carico e il dispositivo di sollevamento.
- x è una variabile aggiuntiva che tiene conto di altri fattori che possono influenzare la stabilità.
Allo stesso modo, il "contromomento" rappresenta una forza opposta che aiuta a mantenere il muletto stabile durante il sollevamento. La sua formula è:
M=F×h dove F rappresenta la forza esercitata e h indica la lunghezza del braccio di forza.
Questi due fattori, tenendo conto del baricentro del carico, determinano la capacità effettiva di un muletto.
Comprendere e applicare queste formule permette agli operatori di assicurare una gestione sicura ed efficiente del carico, tenendo conto delle variazioni dinamiche che avvengono durante le operazioni di sollevamento.
Tuttavia, è importante notare che la posizione e la distribuzione del carico possono variare la capacità effettiva di un carrello. Per esempio, carichi con un baricentro irregolare o posizionato in modo sfavorevole possono ridurne la portata del muletto.
Come determinare la portata giusta del carrello elevatore per il proprio magazzino?
Selezionare un carrello elevatore con la portata adatta è un compito essenziale nell'ottimizzazione delle operazioni di magazzino. L'acquisto non si basa solo sul budget a disposizione o sulla marca del veicolo, ma richiede una valutazione approfondita delle esigenze specifiche del magazzino in questione.
Chi desidera acquistare un carrello, dovrà considerare:
- Il peso medio dei carichi da sollevare.
- La dimensione e la forma dei carichi.
- L'altezza a cui sollevare i carichi.
Per esempio, un carico molto largo o posizionato in modo non uniforme può rendere instabile un carrello, anche se il peso è entro i limiti di portata.
Ma la portata non è l'unico fattore che determina la stabilità di un carrello elevatore. Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione:
- Dimensioni del mezzo: la sua lunghezza, larghezza e altezza sono fondamentali per determinare la portata.
- Posizione del centro di gravità: la posizione del centro di gravità del carico rispetto al muletto influisce sulla stabilità e, di conseguenza, sulla portata del carrello elevatore.
- Distribuzione del carico: una distribuzione uniforme del carico aiuta a mantenere la stabilità del muletto durante le operazioni di sollevamento.
Differenze di portata in base alla tipologia di carrello: carrelli frontali o controbilanciati contro quelli retrattili e laterali
Un altro elemento da prendere in considerazione per capire la portata di un muletto è quello di tenere in considerazione la tipologia di carrello che si vuole acquistare.
I carrelli elevatori frontali o controbilanciati, per esempio, sono progettati per gestire anche carichi particolarmente pesanti grazie al loro contrappeso, che ne incrementa la capacità di carico. Questi carrelli sono particolarmente utili in magazzini dove si movimentano frequentemente carichi di grandi dimensioni, per questo la portata dei carrelli frontali.
Contrariamente, i carrelli elevatori retrattili e quelli laterali si adattano meglio a spazi più ristretti, come corridoi angusti. Sebbene la portata dei carrelli retrattili sia generalmente inferiore a quella dei carrelli frontali, offrono una maggiore agilità, essenziale per la movimentazione efficiente in aree limitate.
Perché conoscere la portata del carrello elevatore è cruciale per il magazzino?
Nell'ottimizzazione delle operazioni di magazzino, aver delineato l'importanza della selezione adeguata del carrello elevatore in base alla sua portata è solo l'inizio. Oltre alle specifiche esigenze operative, ci sono impatti tangibili sulla gestione quotidiana del magazzino in termini di:
- Sicurezza: ogni carrello elevatore ha una portata massima consigliata, e superarla può avere conseguenze pericolose. Un sovraccarico potrebbe causare il ribaltamento del carrello o la caduta del carico, mettendo in pericolo il personale e rischiando di danneggiare la merce.
- Prestazioni: operare entro i limiti di portata del carrello non solo garantisce la sicurezza, ma anche l'efficienza del veicolo. Un uso appropriato si traduce in una maggiore durata e in prestazioni ottimali nel tempo.
- Costi: un carrello elevatore danneggiato a causa di un sovraccarico rappresenta una spesa significativa, sia per le riparazioni che, nei casi più gravi, per la sua sostituzione.
Le capacità di carico dei carrelli elevatori Linde MH
La portata di un carrello elevatore non è un dettaglio da trascurare, perché è una questione di sicurezza, efficienza e buon senso economico.
Le capacità di carico dei carrelli elevatori Linde variano a seconda della tipologia e del modello e offrono soluzioni adatte a soddisfare le necessità logistiche di diversi settori: dai carrelli termici in grado di trasportare e sollevare carichi pesanti da 1,4 a 18 tonnellate, ai carrelli elevatori elettrici, come l’E100-E1800 Linde, in grado di gestire carichi compresi tra 1.000 e 18.000 chilogrammi, a quelli per i corridoi stretti che permettono di portare fino a una portata massima di 1500 kg assicurando movimentazioni particolarmente sicure in spazi estremamente ridotti.
Con la consulenza Linde MH sarà possibile trovare il carrello elevatore più adatto alle diverse esigenze di trasporto e sollevamento, in base alle caratteristiche del magazzino.